Apnee notturne
Quella delle apnee notturne è una sindrome che colpisce circa 6 milioni di italiani e, se non trattata, può creare seri danni all'organismo. Durante il sonno, questo disturbo porta all’interruzione o rallentamento della respirazione le cui pause possono variare dai pochi secondi ad alcuni minuti, fino ad arrivare a più di 30 intervalli in una sola ora.
A causa di queste interruzioni, la saturazione dell'ossigeno nel sangue tende a decrescere, di conseguenza l'organismo aumenta la frequenza cardiaca e questo comporterà tutta una serie di problematiche cardiovascolari e metaboliche che possono riguardare l'ipertensione, infarto, ictus, insufficienza cardiaca, anomalie del battito cardiaco o aumento dei trigliceridi nel sangue.
Questa forma cronica della patologia, che compromette il sonno facendolo diventare più leggero, contribuisce ad un senso di stanchezza generale che si ripercuote durante il giorno, da svegli, e può provocare, quindi, anche incidenti sul lavoro o alla guida dei veicoli.
Cause, sintomi e rimedi
La maggior parte delle persone che sono soggette ad apnee notturne, non sempre sa di soffrirne; spesso la prima diagnosi è fatta proprio dai familiari o i partner che si accorgono di questi fenomeni durante il sonno.
La tipologia più comune è l'apnea "ostruttiva" che comprende, appunto, episodi di chiusura totale o parziale delle vie respiratorie, provocando l'interruzione del respiro; i sintomi sono quasi sempre riconducibili all'irrequietezza, al risveglio continuo ma soprattutto al forte russare, specie nelle persone in sovrappeso o anche nei bambini che risultano avere le tonsille ingrossate.
Altri sintomi legati a questa tipologia di apnea possono essere il mal di testa mattutino, il risveglio con la bocca secca o mal di gola ed episodi di sudorazione notturna.
Un'altra tipologia di apnea è quella detta "centrale" ed è meno diffusa; questa si manifesta quando il cervello che controlla la respirazione non invia i giusti segnali ai muscoli respiratori, compromettendola seriamente. L’apnea centrale si manifesta maggiormente tra i pazienti che soffrono di determinate patologie o che fanno uso di specifici farmaci, e generalmente non provoca il russamento.
I rimedi per le apnee notturne, a seguito di un'opportuna visita medica che, tramite specifici esami, ne valuterà l'entità e le cause; sono collegabili ad una serie di terapie che mirano a ripristinare la respirazione normale durante il sonno e alleviarne i sintomi.
Queste terapie devono essere approcciate tramite un significativo cambiamento dello stile di vita, come ad esempio perdere peso ed evitare di mangiare determinati alimenti, ma possono essere collegate anche all'uso di apparecchi ortodontici.
Le soluzioni dell'Odontoiatria alle apnee del sonno
La diagnosi per le apnee notturne, in ambito odontoiatrico, possono essere adeguatamente trattate dallo Studio Dentistico Alpi grazie al validissimo supporto di specialisti del settore.
Le persone affette da apnee notturne, infatti, possono presentare una mandibola piccola, un rigonfiamento dei tessuti molli dell'ipofaringe, del palato molle e dell'ugola.
I nostri odontoiatri, dopo la prescrizione di uno "studio del sonno" in cui vengono usati strumenti per monitorare i valori cardio-respiratori, la polisonnografia a domicilio e l'ossimetria notturna, potranno offrire molteplici soluzioni.
Tra queste c'è l'applicazione di un apparecchio ortodontico notturno che, mediante gli "avanzatori mandibolari", ha il fine di mantenere la mandibola in una posizione tale da favorisce il passaggio dell'aria, diminuendo il fenomeno delle apnee e del conseguente russamento.
Porre rimedio alle apnee notturne non solo è importante per la salute dell'organismo, ma permette di riposare bene, conferendo più energia al corpo durante la giornata e riduce i problemi dentali come alitosi, ulcere della bocca e l'insorgere di malattie gengivali.
Spesso i disturbi legati alle apnee notturne riguardano la "ATM", l'articolazione temporo-mandibolare. Tra questi disturbi troviamo le parafunzioni come il "Bruxismo" , il " Serramento " e il " Digrignamento" ovvero movimenti involontari e incontrollabili dei mascellari.
Inoltre l'apnea notturna porta il paziente a respirare esclusivamente attraverso la bocca, causando secchezza della gola, alitosi e in misura più ridotta, si può arrivare ad avere le placche alla gola e ulcere della bocca.
Il ruolo del dentista, dunque, è di fondamentale importanza per prevenire e curare questi disturbi che, grazie allo Studio dentistico Alpi, possono essere contrastati col supporto di odontoiatri specialisti, esperti in medicina del sonno, che contribuiranno ad effettuare una pronta diagnosi di "OSAS", ovvero della Sindrome delle apnee del sonno.
Se vuoi parlare con la segreteria puoi farlo comodamente telefonando allo Studio Dentistico Alpi a Scandicci (Firenze)